martedì 12 giugno 2018

IL GEOPIANO



Durante il percorso didattico ci siamo soffermati sullo studio della geometria, in tal senso abbiamo messo in pratica le nostre competenze costruendo prima e utilizzando poi,  in classe,  il geopiano, strumento che consiste in una tavoletta di legno con un reticolato di linee aventi dei punti in comune e su cui poggiano dei chiodi; un’esperienza calata nella realtà realizzata costruendo forme e figure geometriche e utilizzando semplici elastici colorati. Successivamente con un lavoro di osservazione e concentrazione,  abbiamo dedotto le caratteristiche dei poligoni fin qui studiati. Con una intensa attività di verbalizzazione  abbiamo elencato le proprietà dei vari poligoni . L’attività è stata per noi alunni vissuta con entusiasmo e collaborazione.

Classe 1A Ripi
Cortina Christian
Venditti Andrea

Airone di fuoco

Abbiamo scelto questa mascotte per la sua maestosità. La sua lunghezza è di 75,88 cm il peso é di 3/6 kg.  É ricoperto di piume fino ai piedi. Il suo piumaggio è di colore bruno con penne dorate sul capo che danno l’impressione di un re, ha macchie bianche sotto la coda, delle ali ampie ,una testa grande , ha artigli ricurvi e robusti,possiede occhi grandi e profondi e  una vista a lunga distanza, infine,  un becco molto potente dà alla sua faccia un aspetto feroce e aggressivo.



Torta di mele

Ingredienti:
 700 gr di mele
 3 uova
 70 gr di burro
 300 gr di farina 00
 250 gr di zucchero
 1 bicchiere di latte
 1 limone
 1 bustina di lievito per dolci
Ricetta:
Tagliate prima di tutto 700 gr di mele a fettine e bagnatele con del succo di limone per non farle annerire.
A parte preparate l’impasto montando 3 tuorli con 250 gr di zucchero e in un’altro contenitore 3 albumi a neve.
Aggiungete ai tuorli anche 80 gr di burro morbido e un bicchiere di latte e montate ancora.
Setacciate 300 gr di farina e una bustina di lievito e aggiungete delicatamente all’impasto.
Infine mescolate tutto con gli albumi montati.
Scolate per bene le fettine di mela e aggiungetele al resto. Lasciatene un po’ per decorare la superficie della torta.
Versate tutto in uno stampo imburrato e infarinato e cuocete a 180° per circa 40 minuti.
Una volta fredda, cospargete la torta con lo zucchero a velo.


Ravioli ripieni di cernia



Questi sono dei ravioli ripieni di cernia.
Questi sono i suoi ingredienti:
300 g di farina
4 uova
500 g di filetto di cernia
1 cucchiaio di panna da cucina
1 spicchio d'aglio
Olio d'oliva
Sale (q.b.)
Pomodorini o sugo.

Preparazione della pasta
Se si ha intenzione di stupire letteralmente i propri ospiti la soluzione migliore è quella di preparare la pasta in casa. Per la realizzazione dei ravioli bisogna impastare la farina di grano duro con le uova. Successivamente si deve lavorare l'impasto in modo energico sul tavolo della cucina. In questo modo si riesce ad ottenere un panetto di colore giallo e dal profumo invitante. In seguito si deve stendere la pasta utilizzando un mattarello; poi, bisogna formare numerosi quadrati di sfoglia. Questi ultimi devono avere una grandezza di "5 cm x 5 cm"; essi si devono mettere in disparte mentre si cucina il ripieno a base di cernia.
Preparazione del ripieno
È fondamentale procurarsi dei filetti di cernia freschi; se possibile è consigliabile lasciarli pulire dal negoziante. Successivamente si lavano i filetti di cernia sotto l'acqua corrente e si adagiano in una padella antiaderente che contiene un filo di olio d'oliva, uno spicchio d'aglio ed un pizzico di sale. A questo punto si fa cuocere il pesce e si trita con l'aiuto di una forchetta. Per evitare che il pesce si disgrega quando si mette sulla pasta è opportuno mischiare i filetti di cernia con un cucchiaio di panna. In questo modo si ottiene una sorta di poltiglia che rimane compatta anche durante la cottura.

Cottura
Ora bisogna prendere i quadratini di pasta che sono stati preparati precedentemente e si devono appoggiare su un grande vassoio. È consigliabile utilizzare un cucchiaino per dosare il ripieno da inserire; poi, si prende un secondo quadrato di pasta e si fa combaciare sovrapponendolo al primo. Successivamente con le dita si richiudono i ravioli attaccando le estremità dei due quadratini di pasta. In seguito bisogna mettere sul fuoco una pentola colma d'acqua per cuocere i ravioli. Il grado di cottura giusto è quando si vedono galleggiare nella pentola. A questo punto si scola la pasta e si abbina alla salsa, in base ai propri gusti. Ad esempio si può fare un sugo di pomodoro oppure una crema di scampi. Se si vuole risparmiare tempo si possono condire i ravioli con pomodorini a crudo ed olive.

Maffin al cioccolato



Ricetta per 20 maffin
ingredienti
4 uova
180 ml di latte
300 grammi di zucchero semolato
300 grammi di farina 00
150 grammi di burro
70 grammi di cacao
un pizzico di sale
una bustina di vanillina
una bustina di lievito vanigliato
gocce di cioccolato (quota bene).

procedimento
Separare i tuorli dagli albumi, montare gli albumi a neve

mescolare i tuorli con lo zucchero finchè diventi una crema soffice.
Aggiungere gli altri ingredienti e mescolare tutto, mettere l’impasto nei pirottini con le gocce di cioccolato, infornare a forno caldo a 170 gradi per 20 minuti.
Quando hanno finito di cuocere, lasciarli raffreddare e cospargerli con zucchero a velo.



A TAVOLA...NELL’OTTOCENTO E NEL NOVECENTO

“Facendo un salto indietro nel tempo, ripercorriamo insieme la vita nel periodo dell’ottocento e del novecento, si scopre quali erano le specialità gastronomiche di quelle epoche  storiche.”


Nell’Ottocento si completa la diffusione, almeno per le classi agiate, delle buone maniere a tavola, con l’affermarsi definitivo delle forchette, del piatto piano (invece della fetta di pane o del tagliere di legno) e di posate e bicchieri individuali, con il divieto di mettere le dita nei piatti comuni, con evidenti vantaggi igienici.
Nel Novecento si assiste sia a un enorme aumento della produzione agricola, sia al miglioramento delle tecniche di conservazione degli alimenti (inscatolamento, surgelazione, liofilizzazione, etc.), sia a un deciso sviluppo dei sistemi di trasporto.




 IL MONTE BIANCO                                 
Dolce a base di purea di castagne e panna montata, trova le sue origini nel Piemonte dei Savoia, al confine tra l’Italia e la Francia. Diffusosi in tutto il Nord Italia si è radicato nella lista dei dolci tradizionalmente autunnali ed invernali.

ZUPPA DI CIPOLLE
La zuppa di cipolle è presente nelle cucine di varie parti del mondo.La più famosa è quella francese,cibo preferito dai facchini dei Mercati Generali delle Halles a Parigi,per riscaldarsi nelle mattine gelide.Nei primi anni del’ Novecento divenne una moda per i ricchi nottambuli della città. Ancora oggi c’è l’abitudine di consumare una ciotola di questa zuppa fumante nei bistrot della zona , anche se il mercato è stato spostato altrove.


TORTELLI DI ZUCCA ALLA GONZAGHESCA
Nel 1976 ci fu un congresso e un pranzo patriottico,durante il quale  vennero offerti dei piatti a Napoleone Bonaparte e lui disse che la  migliore pietanza  era quella dei tortelli di zucca.Per preparare questo tipo di pasta bisogna scegliere una zucca dolce e farinosa, cuocerne al forno tre chili e spolparla. Aggiungere alla zucca il parmigiano grattugiato, un pò di pangrattato, due etti di amaretti e della mostarda a pezzetti. Profumare con cannella, pepe e scorza di limone.



POLPETTE AL SUGO
Gli ingredienti principali sono la carne e il pomodoro.
L'etimologia del termine "polpetta" è, ancora oggi, non del tutto chiara.
E’ più probabile che l’origine del nome sia da individuare nel tipo di carne anticamente privilegiata per questa pietanza: il taglio più tenero del vitello o del cervo, cioè la polpa. Questa piatto nasce a partire dal XV secolo ma è soprattutto nel Novecento che si sviluppa in Italia in tante diverse varianti.