sabato 17 dicembre 2016

La nonna e l’orco

C’era una volta una nonna che viveva in una casetta in un bosco. Le uniche persone che andavano a trovarla erano i suoi due nipotini di nome Gim e Mig, ragazzi molto curiosi. Nella casa della nonna c’era una lampada in cui risiedeva un genio, che voleva diventare un uomo. Per realizzare questo suo desiderio, però, bisognava sacrificare qualcuno. Quando il genio venne a sapere che i nipoti erano andati a trovarla, si preparò per mettere in atto il suo piano.
Scese la notte e, quando tutti dormivano, il genio uscì dalla lampada, prese il suo piffero magico e iniziò a suonare una melodia magica. All’improvviso, i nipotini si trovarono rinchiusi nella lampada e lui si trasformò in un uomo. Quando la nonna si svegliò, non trovò più Gim e Mig. Ad un tratto, vide il genio scappare con in mano la lampada e intuì che i suoi nipotini erano rinchiusi lì dentro. La nonna uscì e andò dal suo amico orco per chiedergli aiuto. Gli chiese disperata :-Orco mi puoi aiutare? Il genio ha intrappolato i miei nipoti nella lampada! Come faccio a salvarli?
-Amica mia, questo è un vero problema! Se riuscirai a superare tre prove, riceverai uno spartito musicale. Se lo suonerai in modo corretto, tornerà tutto come prima. Il luogo dove dovrai svolgere le prove è la caverna situata vicino alla tua piccola casa. Tieni pure questo piffero magico: ti tornerà utile nel momento di massima difficoltà! -rispose l’orco. La nonna ringraziò l’amico e si avviò. La vecchietta un po’ impaurita entrò nella caverna e affrontò la prima prova, che consisteva nel nuotare da una sponda all’altra di un fiume. Da giovane la nonna era stata un’abile nuotatrice, per questo, in breve tempo, superò la prova. Nella seconda doveva passare sotto un’ascia che dondolava, senza farsi colpire. Anche questa prova fu superata brillantemente, perchè, per fortuna, la nonna era bassa bassa e, pur restando i piedi, sfiorò appena l’ascia e non ebbe alcun problema. La terza prova era la più difficile: la nonna doveva riuscire a staccare la testa a un orso. Riuscì a compiere quest’ultima impresa grazie al suo piffero: iniziò a suonarlo e, improvvisamente, apparve una spada, che la nonna usò per staccare la testa all’orso. Senza perder tempo, la nonna aprì la porta e prese lo spartito. Lo suonò correttamente e si avviò verso casa. Poco tempo dopo, vide dalla finestra arrivare i suoi nipotini sani e salvi. Corse felice ad abbracciarli e decise di  sbarazzarsi per sempre della lampada. Dopo qualche giorno, si sposò con l’orco e vissero tutti felici e contenti.
                                                                          LAVORO DI GRUPPO CLASSE I A:
Lorenzo D'Amico
Gioele Guarcini
Chiara Montoni
Gabriele Petrocchi
Morena Shala
Nikolas Fanfarillo