sabato 26 maggio 2018

A tavola... nel Medioevo



Immagine correlata






Alimentazione medievale
Con alimentazione medievale ci si riferisce ai cibi, alle abitudini alimentari, ai metodi di cottura e in generale alla cucina di varie culture europee nel corso del medioevo, un’epoca che si estende dal 476 al 1492.
In questo lungo periodo di tempo, i cereali erano consumati sotto forma di pane, le verdure erano importanti per la dieta, invece la carne, essendo molto costosa, veniva consumata poco. Mentre il merluzzo e le aringhe erano abbastanza comuni nella dieta delle popolazioni del Nord Europa, nei territori mediterranei si utilizzavano in abbondanza i cereali. Successivamente farinate e polente, e più tardi il pane, diventarono gli alimenti base dell’alimentazione dell’uomo medievale.

La dieta delle varie classi sociali
La società medievale si divideva in clero, nobiltà e gente comune. I nobili mangiavano la selvaggina fresca e dovevano comportarsi in modo raffinato, gli uomini di fatica, invece, dovevano accontentarsi di rozzo pane d’orzo, maiale salato e legumi.
Nell’alimentazione c’erano inoltre delle notevoli differenze regionali: in base al luogo in cui si viveva cambiavano non solo il cibo, ma anche le bevande: ad esempio, nel sud la bevanda più comune per tutti era il vino, invece nel nord era la birra. Mentre nelle zone del Mediterraneo si utilizzava l’olio, la gente del nord usava il burro e il lardo. Infine, c’era la mandorla, dalla quale si ricavava un ottimo latte.

I pasti
Gli uomini medievali facevano due pasti al giorno: un pranzo e una cena più leggera alla sera.
Nel Medioevo solitamente il pasto era un’attività condivisa: tutti gli abitanti della casa, inclusi i servi, dovevano mangiare insieme.
Verso la fine del Medioevo i ricchi iniziarono a fuggire da questo regime di rigido collettivismo e iniziarono a ritirarsi con le consorti nelle loro stanze private. Tuttavia nelle occasioni più importanti, durante i banchetti, il padrone e la padrona di casa tornavano a pranzare con gli altri. Siccome era usanza mangiare con le mani che, inevitabilmente, si ungevano, i ricchi prima dei pasti e tra una portata e l’altra offrivano agli ospiti un catino con acqua e rosmarino e asciugamani perché potessero lavarsi le mani. Si beveva inoltre da un unico calice che veniva condiviso con tutti i commensali. Spesso delle fette di pane venivano usate come piatto da portata.
Le cene raffinate erano riservate soprattutto agli uomini, era poco comune che qualcuno portasse con sé la moglie o le sue ancelle.
Nelle case delle classi inferiori era abitudine mangiare poggiando il cibo direttamente sulla tavola.         

La cucina
Al tempo del Medioevo per tutti i tipi di cottura veniva usato il fuoco. I fornelli verranno introdotti infatti solo nel XVIII secolo. C’erano anche i forni però erano costosi e si potevano trovare presso i nobili o i fornai. Nel medioevo il forno era condiviso. Nella maggior parte delle case si cucinava su un focolare. Già esistevano molti utensili in uso anche oggi.
La conservazione dei cibi
Nel medioevo i metodi di conservazione dei cibi, fino all’invenzione della conservazione in scatolette del XIX secolo, erano gli stessi usati anche nell’antichità. Nei climi caldi il metodo consisteva nell’esporre gli alimenti al sole, invece, nei paesi freddi al vento. Anche sottoporre i cibi all’affumicatura, la salatura, la fermentazione o la riduzione in marmellata serviva a farli durare più a lungo.
Gli alimenti
I cereali
Nel medioevo si producevano segale, spelta, orzo, grano saraceno, miglio, avena e sorgo. Quando il grano scarseggiava o c’era una vera e propria carestia, i cereali potevano essere sostituiti con castagne, legumi secchi e ghiande. Sulle tavole medievali si poteva vedere la pappa di frumento, una farinata molto densa, spesso preparata con brodo di carne. Le farine venivano preparate con ogni tipo di cereale. In tutta Europa erano comuni torte salate farcite con carne, uova, verdure o frutta, così come pastine, frittelle, ciambelle o altri dolcetti. Nel tardo Medioevo si cominciarono a mangiare i biscotti.

Frutta e verdura
Le verdure come cavoli, barbabietole, cipolle, agli e carote, oltre ai cereali erano cibi molto comuni.
La frutta veniva consumata fresca o essiccata. Inoltre, siccome lo zucchero e il miele erano molto costosi, la frutta veniva usata anche per addolcire le pietanze.
Nel sud Europa si consumavano soprattutto limoni, cedri, arance amare, melograni, mele cotogne, uva. A nord erano più diffuse mele, pere, prugne, fragole e fichi.

Latte e latticini
Il latte era un’importante fonte di proteine per chi non poteva permettersi la carne. Si consumava latte di pecora, di capra e di vacca. Il latte fresco veniva dato a bambini e anziani. I poveri bevevano latticello o siero di latte. Il formaggio era un alimento importante, infatti era la principale fonte di proteine per gli appartenenti alle classi inferiori. Molte varietà di formaggio in produzione erano l’edam olandese, il brie francese, il pecorino e il parmigiano italiani.

La carne
La carne bovina non era diffusa come oggi, perché allevare era molto impegnativo. Molto usata era la carne di maiale, perché è un animale che richiede meno cure e si nutre di alimenti più economici. Abbastanza diffuse erano le carni di montone e di agnello. Si mangiavano una varietà di volatili e qualsiasi uccello che potesse essere cacciato. La carne era un cibo più caro che poteva raggiungere un costo superiore a quello del pane.
Il pesce poteva invece costare anche sedici volte di più.

Pesci e frutti di mare
Nel medioevo l’alternativa alla carne per i giorni di magro era il pesce. All’interno della categoria dei pesci, l’uomo medievale comprendeva qualsiasi animale che non viveva sulla terra.
Era molto comune lo stoccafisso aperto a metà, appeso ad un palo e lasciato ad essiccare.

Le spezie
Le spezie, che venivano importate da luoghi molto lontani, erano considerate i prodotti più lussuosi del medioevo. Le principali spezie erano pepe nero, cannella, cassia, noce moscata, zenzero e chiodi di garofano. Lo zucchero, inoltre, era ritenuto una spezia sia per il suo alto costo che per le sue qualità morali.

I dolci e le bevande
Nel medioevo esisteva un’ampia varietà di frittelle, crepes zuccherate, budini, tortine e paste di sfoglia che talvolta potevano contenere della frutta, ma anche midollo e pesce.
La preoccupazione riguardo alla purezza dell’acqua, le raccomandazioni mediche e il suo scarso prestigio, la rendevano una scelta di secondo piano e le bevande alcoliche venivano sempre preferite, in quanto erano considerate più nutrienti e migliori. La bevanda della gente comune era la birra, ma si bevevano anche vino e succhi di frutta.

A cura degli alunni della I A - I B - I C  -Ripi