sabato 26 maggio 2018

Copia di I B_Andare a scuola in altri posti del mondo

La I B riflette e racconta in prima persona le storie dei protagonisti del film Vado a scuola

Ciao! Mi chiamo Samuel, ho dodici anni e vivo a  Bay of Bengal, in India. Ogni mattina i miei due fratelli, Emmanuel e Gabriel, mi portano a scuola trainandomi  con la mia sedia a rotelle per 8 km, e qualche volta succede qualche incidente di percorso, come quella volta in cui si è rotta una ruota… purtroppo sono affetto da una malattia che non mi permette di camminare, la poliomelite. Mi piace tanto studiare, e da grande vorrei diventare un dottore perché voglio aiutare i bambini che soffrono della mia stessa malattia. Ho un bel rapporto con i miei fratelli: giochiamo sempre   insieme e ci vogliamo molto bene; inoltre sono molto grato a loro perché contribuiscono a far realizzare il mio sogno. Tutte le persone intorno a me fanno il possibile per aiutarmi e farmi sentire un ragazzo come tutti gli altri, con buoni risultati, per questo vado d'accordo con tutti. Finalmente, dopo tanto tempo, la mamma mi ha riportato al mare, il mio luogo preferito: qui si può pensare ascoltando le onde e ammirando il tramonto.                                                       (Melissa, Manuel F., Andrea, Livia)

Ciao, sono Jackson, ho dieci anni e vivo in un villaggio del Kenia. Percorro 10 km ogni giorno e impiego due ore per andare a scuola. Attraverso foreste, fiumi e savana, dove alcune volte trovo animali selvaggi. La mia scuola si chiama “Soi Oudo School” e ha circa trecento alunni. Nel mio istituto non c’è acqua potabile e quindi ognuno di noi si deve portare una tanica con 3 litri d’acqua. Oltre all’acqua dobbiamo portare la legna per il fuoco… e neanche il pranzo è garantito. Nel mio tragitto devo stare molto attento, perché posso trovare iene, elefanti e banditi, che alcune volte mi costringono a cambiare percorso. Pochi giorni fa una iena mi ha attaccato e io ho provato molta paura. Vengo da una famiglia povera e mio padre non ha bestiame. Nonostante tutte le mie difficoltà, continuerò ad andare a scuola perché so che  ciò è fondamentale per migliorare la mia vita e poter cambiare la mia situazione di povertà. Vorrei prendere la borsa di studio per andare al college perché da grande vorrei tanto fare il pilota e volare intorno al mondo… così potrò anche guardare la mia città dall’alto.                                     (Cristopher, Luigi, Marco, Ilaria, Melania)
Ciao, sono Carlito, ho undici anni e vivo in Patagonia, che si trova in Argentina. Per andare a scuola mi sveglio all’alba e percorro 25 Km con la mia sorellina Micaela, sul nostro cavallo. Prima di partire devo aiutare mio padre con le capre e le pecore, facendo allattare anche gli agnellini, cosa che a me piace molto. La mia casa è in mezzo alla natura selvaggia e quindi il tragitto è molto pericoloso: devo attraversare il Canyon, colline alte, pianure e fiumi. Anche se i miei genitori sono contrari perché hanno paura, a volte faccio cavalcare mia sorella perché  in questo modo si diverte molto. Amo la scuola perché voglio imparare sempre più cose e realizzare il mio sogno: da grande vorrei diventare un veterinario e non lasciare per alcuna ragione al mondo la mia famiglia e la mia terra.                                                           (Alessio B., Riccardo, Alessandra, Beatrice)
Sono Zahira, una ragazza che vive in un villaggio del Marocco. I miei genitori, Hassan e Fatima, sono rispettivamente un lavoratore di montagna e una casalinga. La mia famiglia è da sempre molto unita e  si vuole molto bene. Io sono sempre sorridente e molto determinata. A completare la mia famiglia,  oltre ai mie genitori, ci sono le mie quattro sorelle e i miei due fratelli. A scuola mi impegno molto, infatti sono tra i migliori della classe. Attraverso l’istruzione  voglio cambiare il mio destino, e il mio sogno è diventare, in un futuro, una poliziotta, per migliorare le condizioni di vita degli esseri umani, principalmente delle donne e dei bambini. Ogni lunedì mi incammino per la mia scuola; visto però che il tragitto dal mio villaggio alla scuola è molto lungo, alloggio in una struttura per studenti durante la settimana. Durante il percorso incontro due mie compagne, Noura e Zineb, che continuano la strada con me e mi risollevano il morale… così so che non sono l’unica  a fare dei sacrifici per il mio futuro.                  (Irene, Manuel D., Jessie Lou, Manuel G., Alessio Z.)