sabato 26 maggio 2018

Un esperimento di scienze: l’estrazione del DNA.

Il giorno 4 maggio noi alunni della 3B, insieme alla prof. di scienze, abbiamo svolto un’attività laboratoriale consistente nell’estrarre una particolare molecola dalle cellule di un frutto, il frutto da noi scelto è stato è il kiwi.

La molecola in questione è l’acido desossiribonucleico, nome assai difficile per noi, e per questo preferiamo chiamarla  “la molecola del DNA”. 

 L’attività si è svolta in classe: ci siamo suddivisi in quattro gruppi di lavoro e ciascun gruppo, seguendo le istruzioni dell’insegnante, ha provveduto a portare a termine l’esperimento.

I materiali che abbiamo utilizzato sono stati: kiwi, sacchetto di plastica, beker, provette, garze, soluzione salina, detersivo per i piatti e alcool.

Proviamo ora a riproporvi i punti più salienti.

Per prima cosa abbiamo sbucciato e tagliato in piccoli pezzi il kiwi ed infine, abbiamo inserito i pezzetti in un sacchetto di plastica e li abbiamo ridotti in poltiglia.

Alla poltiglia di kiwi è stata aggiunta una soluzione salina (10ml) e, con l’ausilio di una garza, l’abbiamo filtrata in un beker.

Successivamente, al filtrato ottenuto abbiamo aggiunto 3 ml di soluzione contenete il sapone per piatti e abbiamo lasciato riposare il tutto per qualche minuto.

Come ultimo passaggio, è stato prelevato un po’ del filtrato con soluzione di sapone ed inserito in una provetta a cui abbiamo aggiunto dell’alcool .

 Aspettando qualche minuto, con nostro grande stupore è comparso un piccolo fiocco bianco, sembrava quasi un batuffolo di cotone. Incredibile la nostra sorpresa! 

Condurre questo esperimento ci ha permesso di comprendere il motivo per cui vengono utilizzati alcuni reagenti come la soluzione salina, il detersivo per i piatti e l’alcool.

Per ”liberare” il Dna, contenuto nel nucleo delle cellule del kiwi, è stato infatti necessario demolire, con il sapone dei piatti, le membrane cellulari e nucleari;

i filamenti, una volta liberati dal nucleo, sono riusciti a raggiungere l’alcool che si è disposto, in quanto meno denso, al di sopra del filtrato.

Nell’alcool i filamenti del DNA, pur essendo microscopici, si rendono visibili come a formare una sorta di fiocco di neve perché tendono ad “aggrovigliarsi” gli uni sugli altri. 


L’ esperimento non è stato difficile da realizzare e ci ha permesso inoltre di avere un’idea dei procedimenti che vengono usati in Biologia Molecolare, quella branca della Biologia che studia gli esseri viventi a livello dei meccanismi molecolari. 



A cura di Savo Sabina e Tosti Chiara (Classe III°B – Torrice)